Cos'è la Mindfulness
- Carolina Godoy

- 9 lug
- Tempo di lettura: 2 min

La Mindfulness, o pratica della consapevolezza, è oggi una tecnica ampiamente diffusa e accessibile, utilizzata in contesti molto diversi tra loro.
Il biologo statunitense Jon Kabat-Zinn, praticante di meditazione e di yoga, fu il primo a introdurre l’uso della Mindfulness in ambito clinico nel 1979, dimostrandone l’efficacia.
Il suo lavoro presso la Clinica per la Riduzione dello Stress dell'Università di Massachusetts diede avvio a una nuova strada di ricerca e allo sviluppo di numerosi protocolli basati sulla Mindfulness applicabili a una vasta gamma di condizioni psicofisiche.
Oggi, anche grazie alla solida evidenza scientifica sui suoi benefici, la Mindfulness viene utilizzata non solo in ambito clinico, ma anche nei settori educativo, aziendale e sportivo, rivelandosi uno strumento efficace per promuovere il benessere complessivo della persona.
Le origini di questa pratica, tuttavia, sono antiche e affondano le radici nelle tradizioni meditative e filosofiche orientali.
In particolare nella meditazione Vipassana, una pratica millenaria della tradizione buddhista.
Il termine inglese Mindfulness è stato adottato per tradurre la parola Sati, che nel canone pali del buddhismo indica una specifica qualità della mente, costruttiva e salutare, che può essere coltivata, assieme ad altri fattori mentali come la concentrazione e la tranquillità, attraverso la meditazione.
Sati è la consapevolezza vigile e non giudicante che nasce dal portare intenzionalmente l’attenzione al momento presente, accogliendo l’esperienza così com’è, attimo dopo attimo.
La prima componente della Mindfulness è quindi la consapevolezza del momento presente, che sorge dall'attenzione che intenzionalmente si dirige a quello che sta succedendo in questo momento. Si tratta di una consapevolezza stabile, chiara e vigile dell'esperienza, una piena presenza mentale focalizzata sul manifestarsi ininterrotto dei fenomeni della mente e del corpo.
La seconda componente fondamentale è l'attitudine con cui si applica questa attenzione: un atteggiamento curioso, aperto e non giudicante. Si tratta di una osservazione bilanciata e non coinvolta dell'esperienza. Un contatto pieno e profondo con la realtà libero dai filtri - a volte distorti - delle narrazioni interiori, dai giudizi, e dagli automatismi mentali e comportamentali che ci portano a reagire inconsapevolmente.
Coltivare la Mindfulness attraverso una pratica regolare consente di partecipare pienamente all’esperienza del momento presente, di scoprire uno spazio di sorprendente calma e stabilità e di sviluppare un modo di rapportarsi alle esperienze interiori e relazionali più accogliente, maturo e sensibile.



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